Bollo Auto 2016: tutte le novità!

Bollo auto: esenzioni, riduzioni e modalità di pagamento dell’imposta sul possesso dei veicoli a motore.

Bollo Auto 2016: tutte le novità

Come ogni anno ritorna la scadenza del tanto odiato bollo auto, ovvero l’imposta sul possesso dei veicoli a motore. E’ importante sapere che indipendentemente dal fatto che si utilizzi o meno il proprio mezzo si è obbligati, quasi nella maggioranza dei casi, a pagare il bollo entro i termini stabiliti dalla legge.

 

Che cos’è il Bollo?

Il bollo auto è una tassa sul possesso di un veicolo non sulla circolazione dello stesso. Devono quindi versare l’imposizione tributaria a esso connessa i possessori di: auto, ciclomotori, autocarri, moto, motocicli, caravan e delle altre tipologie di veicoli a motore.
Alcune varietà di veicoli saranno esenti dal pagamento parziale o totale del bollo, secondo normative presenti in tutte le regioni italiane, con delle variazioni nelle percentuali di esenzione a seconda del luogo di residenza.

 

Quando pagare il bollo

L’intestatario del veicolo, deve provvedere al pagamento del bollo entro l’ultimo giorno utile, cioè l’ultimo giorno del mese successivo alla scadenza dello stesso, se si tratta di veicoli già circolanti. Il Bollo per un’auto nuova, deve invece essere pagato entro l’ultimo giorno del mese d’immatricolazione; se la pratica è avvenuta negli ultimi dieci giorni dello stesso è consentito pagare entro quello successivo.

 

Esenzioni totali o parziali del bollo

Tra le tante novità del Nuovo Codice della Strada, rinnovato in seguito al via libera del Decreto di legge di Stabilità 2016, purtroppo manca quella che porterebbe all’abolizione del bollo auto. Come già annunciato precedentemente, alcune categorie di veicoli risultano esenti da tale pagamento in modo totale o parziale, tra queste vi sono gli autoveicoli adibiti al trasporto dei disabili e i veicoli con motore alimentato a gpl o metano. Sono esenti dall’esborso totale del bollo auto i proprietari di veicoli con immatricolazione superiore a 30 anni: ovvero auto e moto d’epoca.

 

Esenzioni e riduzioni bollo: variazioni regionali

L’esenzione o la riduzione in merito al pagamento del bollo varia da regione a regione. Rileviamo che per i mezzi “green”, quali vetture e moto elettriche, ibride o alimentate a Gpl, è in vigore in tutte le Regioni italiane, l’esenzione per 5 anni dall’immatricolazione o la riduzione del bollo.
Per le automobili a gas è possibile usufruire di una riduzione sul bollo auto pari al 75%, anche se in alcune regioni è prevista l’intera esenzione. I possessori di vetture elettriche invece, in alcune regioni risultano esenti dal pagamento, mentre in altre pagano una somma ridotta del 75%.
Le auto alimentate a gpl hanno diritto a 1/4 del bollo e le regioni che vi aderiscono sono: Puglia, Trentino Alto Adige, Sardegna, Abruzzo, Toscana, Veneto, Lazio, Emilia, Campania, Molise, Liguria e Valle d’Aosta. Per la Calabria e il Friuli non vi sono esenzioni per auto gpl, mentre per la regione Marche è stato deciso di immettere una tariffa agevolata di 2,79 € per KW. Nella Basilicata e nel Piemonte è prevista l’esenzione totale nei primi 5 anni dall’immatricolazione, mentre in Lombardia è totale. Per quanto concerne le autovetture elettrice, l’esenzione bollo risulta totale, sempre per i primi 5 anni dall’immatricolazione, le ibride invece sono esenti per i primi 3 o 5 anni dall’immatricolazione.

 

Bollo auto 2016: come e quando si paga

Per calcolare l’importo del bollo basta connettersi al sito internet dell’Agenzia delle Entrate selezionando l’area “Calcolo del bollo in base alla targa del veicolo”, attraverso la quale è possibile: indicare la tipologia del mezzo (autoveicolo, motoveicolo o rimorchio) e scrivere la targa dello stesso, per avere il responso. Solo per i residenti della provincia di Bolzano, questa tipologia di calcolo non sarà ammissibile.
E’ inoltre possibile pagare la tassa del bollo auto collegandosi al servizio online Bollonet dell’ACI e compilando i campi secondo la procedura indicata; tale scelta prevedere un costo aggiuntivo del 1,2% sul dovuto (tranne che per la P.A. di Bolzano), se non si è soci ACI con tessera in corso di validità.

 

Modalità pagamento bollo auto

Per quanto riguarda le modalità di pagamento, le possibilità sono molteplici poiché è possibile pagare l’importo dovuto recandosi: presso un ufficio postale o nelle tabaccherie convenzionate con Banca ITB o Lottomatica, fornendo i dati del libretto di circolazione; nelle sedi ACI; nelle agenzie di pratiche auto convenzionate e presso gli sportelli ATM (bancomat). I possessori di carta di credito potranno anche effettuare il pagamento attraverso il già citato servizio online Bollonet dell’ACI. Per versare la tassa è inoltre possibile utilizzare i servizi di Internet Banking dal proprio conto corrente online.

 

Come si calcola il bollo auto e cosa si rischia con l’inadempienza?

L’imposta sul bollo auto è calcolata in base alla potenza del motore espressa in KW, che nel libretto è indicata alla voce P3, l’importo annuale in Italia è fissato a 2,58 per KW. Tutti i possessori di automobile sono obbligati a pagare il bollo entro i limiti stabiliti dalla legge. Se il bollo è pagato successivamente al termine previsto, oltre all’imposta fissata si dovranno corrispondere anche le sanzioni e gli interessi ( il 30% dell’importo + l’importo mancato comprensivo di interessi).

 

Bollo auto scaduto… sanzioni per il ritardo del pagamento

Se il bollo auto è scaduto ed è pagato dopo il termine previsto, oltre alla tassa si dovranno corrispondere anche le sanzioni e gli interessi che saranno calcolati in base ai giorni di ritardo. In caso di ritardo nel pagamento sono previste le seguenti disposizioni:

  • se il versamento per il bollo è eseguito entro 14 giorni dalla scadenza si pagherà lo 0,2% in più per ogni giorno di ritardo;
  • se il versamento per il bollo è effettuato tra il quindicesimo e il trentesimo giorno successivo alla scadenza del termine previsto, si pagherà il 3% in più per ogni giorno di ritardo, a cui vanno sommati gli interessi, pari all’1% annuo;
  • se il ritardo è superiore ai 30 giorni, ma inferiore ad un anno, la multa passerà a 3,75% per ogni giorno di ritardo più la quota di interessi;
  • se il bollo è scaduto da oltre un anno, si applicherà una sanzione pari al 30% della tassa originaria più gli interessi pari all’1% fisso per ogni semestre maturato di ritardo.

 

Ravvedimento Operoso “veloce”

Con Decreto Legge n.98 del 6/07/2011 convertito in Legge n.111 del 15/07/2011, dal 6 luglio 2011 è stato introdotto un altro tipo di ravvedimento operoso, cosiddetto “veloce”. Lo stesso consiste nell’applicazione di una sanzione ulteriormente ridotta, pari allo 0,1% per ogni giorno di ritardo, se il versamento è regolarizzato entro 14 giorni dalla scadenza del termine utile per il pagamento, più gli interessi legali giornalieri citati precedentemente.

 

Bollo auto immatricolazioni all’estero

Segnaliamo che le novità sul Codice della Strada 2016 riguardano anche le immatricolazioni auto all’estero, poiché le nuove norme regoleranno tutte quelle registrazioni di auto nazionali effettuate fuori dallo Stato Italiano solo per evitare di pagare bollo ed eventuali sanzioni. L’intero iter procedurale dell’esportazione per la consecutiva re-immatricolazione di un veicolo all’estero sarà dunque effettuato con maggiore trasparenza dei passaggi. Il soggetto interessato dovrà obbligatoriamente presentare al Pubblico Registro Automobilistico anche la copia della documentazione doganale di esportazione, dunque, nel caso di cessione intracomunitaria, della documentazione comprovante la radiazione dallo stesso PRA.

 

Bollo auto usate: verifica pagamenti

Se intendete acquistare un’automobile usata sarà utile eseguire prima la verifica bollo auto, controllando la correttezza e la regolarità dei pagamenti effettuati sul bollo della stessa, negli anni precedenti. Potrete compiere facilmente questa verifica pagamenti bollo auto presso il sito dell’Agenzia dell’Entrate, nell’area Interrogazione pagamenti effettuati.

 

Perché ricordarsi di pagare il bollo

La proprietà di un veicolo è certificata dai registri del PRA (Pubblico Registro Automobilistico) e della Motorizzazione, costantemente aggiornati. I proventi ricavati dall’imposta bollo auto sono versati nelle casse della Regione o Provincia autonoma, dove è fissata la propria residenza. Nonostante quest’imposta risulti ingiusta a molti automobilisti è indispensabile pagarla entro i termini previsti dalla legge, per non incorrere in multe e sanzioni che finirebbero per gravare ulteriormente sulle proprie finanze.

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